Nel
1956, mentre qualcuno dosa ancora la glicosuria delle 24 ore con
il saccarometro (l'apparecchio di vetro che raccoglie e misura il
gas anidride carbonica prodotto dalla fermentazione dello zucchero
contenuto nell'urina per aggiunta di lievito), scoppia la
rivoluzione delle striscia,
o sticks, o strips.
Vero
è che cartine reattive per la glicosuria erano note fin dal 1850
e, negli anni Trenta, circolavano Glycurette
e Sanguicit
(Lilly). Negli anni Cinquanta, poi, erano abbastanza usati Glucotest e Chetotest
(per la chetonuria) SPA, reattivi in polvere,
sul tipo di tavolette ideate da William Pavy nel 1880.
Ma
una innovazione semiquantitativa è apportata dai chimici A.S.
Keston e J.P. Comer al congresso della American Chemical
Association, Dallas, Texas, 1958, partendo dal principio scoperto dal
danese Ditlev Muller nel 1928. Per mezzo di un enzima (la
glucosio-ossidasi) e in presenza dell'ossigeno dell'aria, il
glucosio contenuto nell'urina è ossidato a perossido di idrogeno.
Questo, in presenza di altro enzima (una perossidasi), ossida un
indicatore cromogeno che cambia il colore della striscia, entro 15
secondi dalla immersione nell'urina (Diastix
e Labstix Ames, Test Tape Lilly). Le prime due strisce leggono
anche la chetonuria su altra scala colorata.
Dal
1964 al 1967 si afferma timidamente, con gli stessi presupposti
degli sticks per l'urina, un tipo di striscia per la
determinazione estemporanea della glicemia (glucosio vero) su
sangue capillare, ottenuto per puntura del dito con lancetta (o,
ahimé, con ago da iniezione). E' il Dextrostix
della Ames (discendente da un Dextrotest
sperimentato nel 1957) che, sotto una spessa goccia di sangue
per un minuto di reazione e poi lavato sotto acqua per
l'eliminazione degli altri costituenti del sangue, sviluppa colori
dal giallo chiaro al grigio, al blu più o meno scuro, a seconda
della quantità di glucosio filtrato nel pannello reattivo e
venuto a contatto con l'enzima della striscia. Confrontati con una
scala colorata, indicano glicemie comprese tra 0 e oltre 250 mg
per decilitro.  |